61 – PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI – UNA NUOVA SPIEGAZIONE

Questo articolo è dedicato a Cleopatra, Regina d’Egitto, nel 15 del mese intestato a suo nome.

E’ stato già dimostrato, all’articolo n. 6, che il VALORE di 20 minuti annuali attribuito alla precessione degli equinozi è un clamoroso errore della scienza moderna da Copernico in poi.

Con questo articolo si discute invece della NATURA della stessa precessione che potrebbe essere molto diversa da quella divulgata e che, se giudicata essere convincente dai lettori, potrebbe mettere in luce una ennesima bufala della stessa scienza.

La cosa migliore forse per capire la precessione degli equinozi è quella di non capirla, nel senso di azzerare tutte le nostre nozioni fin qui inculcateci, ripartendo da zero e dai soli fatti concreti conosciuti.

La conoscenza della precessione ci è stata tramandata da Ipparco il quale ci fece sapere, tramite Tolomeo, che “I PUNTI EQUINOZIALI SI MUOVEVANO IN SENSO CONTRARIO A QUELLO DEI SEGNI DELLO ZODIACO” di 2°, due gradi, circa, ogni 150 anni, o 48″ , secondi di arco, annualmente. Tutto qua. Ora 48″ secondi di arco, da Copernico fino ad oggi considerati 50 secondi di arco, sono poco più di 3 (tre) secondi di tempo, una piccolissima parte di tempo, per cui ci vogliono secoli o millenni, come facilmente si può capire, per misurare con una certa precisione e certezza questo movimento, tanto piccolo annualmente esso è.

Un secondo fatto concreto in nostre mani è la testimonianza di Tolomeo il quale ci ha anche tramandato che la citata spiegazione per il movimento degli equinozi era per Ipparco solo una “prima ipotesi”. Ciò lascia intendere che Ipparco aveva espresso un’altra o altre ipotesi per spiegare questo movimento delle quali però, oltre al loro accenno, non è rimasta alcuna traccia. Ma Ipparco non avanzava alcuna teoria. Ipparco si limitava solo a prendere atto, con questa sua “prima ipotesi”, che gli equinozi si muovevano in senso contrario a quello dei segni zodiacali.

Ipparco quindi non ha mai pronunciato o scritto la parola “precessione” o “precessare” che implica o sottintende un movimento biconico, comunemente detto a trottola, dell’asse terrestre, la cui idea nacque con Copernico e la cui parola nacque dopo la scoperta del girostato.

Copernico, quando riscoprì l’eliocentrismo, nel mettere il Sole al centro del sistema solare con la Terra che gli girava intorno, trovandosi nella necessità di escogitare una spiegazione logica per questo movimento di 50″ secondi di arco annuali di Ipparco, non trovò di meglio che inventarsi un movimento a trottola, dal ciclo di 26.000 anni, da lui chiamato il terzo movimento della Terra, che oggi fa parte dei dogmi e verità sacre del Vangelo della scienza. Ma è realistica questa spiegazione??? O ci potrebbe essere un’altra ipotesi???

I contesti storici e culturtali di Ipparco, Copernico e nostri di oggi sono tre diversi contesti. Ipparco viveva in un sistema geocentrico con la Terra al centro immobile mentre tutto il resto vi girava intorno. Copernico rimise il Sole, immobile, al centro del sistema solare ma si dimenticò della Terra che ormai non contava più niente. Noialtri invece sappiamo che ci troviamo su una navetta spaziale al seguito di una grande astronave, il Sole, che viaggia nelle immensità del cosmo alla strabiliante velocità di circa 800.000 chilometri all’ora, o circa 220 chilometri al secondo. Cosa può comportare questa nuova conoscenza ai fini della precessione degli equinozi???

Immaginiamoci di essere sull’autostrada a tre corsie da Roma a Milano su un’autovettura al seguito di un grosso autobus viaggiante nella corsia centrale mentre noi gli facciamo continuamente dei giri intorno spostandoci nella corsia di destra, lo sorpassiamo, ci portiamo nella corsia centrale davanti all’autobus, poi nella corsia di sinistra, ci lasciamo sorpassare dall’autobus, ci portiamo nella corsia centrale dietro l’autobus, ripassiamo nella corsia di destra per sorpassare di nuovo l’autobus, e così via di seguito. Noi siamo La Terra e l’autobus è il Sole.

Mentre filiamo verso Milano vediamo dai finestrini, a destra e a sinistra. scorrere il paesaggio circostante più o meno velocemente a seconda della lontananza. Orte, Orvieto, Arezzo, Incisa, Firenze, Bologna, Piacenza, ed altri punti cospicui, passano ai nostri lati, tranne Milano, la nostra destinazione, fissa davanti a noi. Ogni giro che facciamo intorno all’autobus è come la Terra che compie un giro intorno al Sole in un anno, e dopo ogni tale giro il paesaggio circostante ci appare spostato rispetto a dove era il giro precedente. Così come le stelle appaiono spostate, anche se di poco, perchè lontanissime, 50″, secondi di arco, rispetto a dove erano l’anno precedente, e che fanno 30° in circa 2100 anni. Buona parte di esse ma non tutte.

La stella che non si muove e che è sempre davanti a noi ad ogni giro, è la stella che marca la nostra destinazione, come Milano, ed è Sirio, la stella più lucente, più bella e più attraente dell’Universo. Tutte le sue caratteristiche sono descritte all’articolo n. 21. Sirio da molte migliaia di anni verso la mezzanotte dei giorni che vanno dal sostizio d’inverno del 22 dicembre. a Natale, Capodanno ed Epifania, ed anche prima e dopo, è splendente al centro del cielo per essere ammirata da tutti gli abitanti della Terra e marca la nostra destinazione, la destinazione dell’astronave del Sole con la sua navetta Terra, assieme a tutto il sistema solare. E’ per questo che Sirio è anche la stella di Natale che noi mettiamo sui nostri alberi e presepi a Natale. La stella dei Re Magi.

Sirio marca la nostra destinazione o direzione perchè da migliaia o milioni di anni la Terra impiega 181 giorni e 18 ore dal solstizio d’inverno al solstizio d’estate, ed impiega sempre 183 giorni e 12 ore, quasi 2 giorni in più, dal solstizio d’estate al solstizio d’inverno. Il Sole quindi viaggia verso il solstizio d’inverno perchè la Terra impiega minor tempo quando si muove in direzione opposta al Sole, ed impiega maggior tempo quando si muove nella stessa direzione del Sole. Il Sole e tutto il sistema solare viaggiano quindi nella direzione di Sirio, lungo la periferia della nostra galassia, la via Lattea, alla velocità di 800.000 km/ora.

Dagli antichi geroglifici abbiamo saputo che già dal 3500 A.C., fra le più antiche datazioni storiche, Sirio sorgeva assieme al Sole agli inizi di luglio in concomitanza dell’ondata di piena annuale del Nilo conseguente allo scioglimento delle nevi sull’altopiano etiopico. Ciò significa che per lo meno da quei tempi, oltre 5500 anni addietro, Sirio agli inizi di luglio marcava il mezzogiorno (se sorgeva alle 06.00, alle 12.00 stava in merdiano alla sua massima altezza) e di conseguenza, 6 mesi dopo, il nostro Capodanno, marcava la mezzanotte. Sirio quindi, contrariamente a quello che si crede e si è creduto col famoso ciclo “sotiaco” basato sull’anno siriano di 365,25 giorni, ha sempre marcato per quasi 6000 anni l’anno di 365,2422 giorni del calendario gregoriano.

La poca o nulla oscillazione precessionale di Sirio rispetto ad altre stelle e costellazioni nelle prossimità degli equinozi, a 90° a destra e a sinistra, che si muovono di ben 30° o due ore ogni 2100 anni circa, è spiegata facilmente dal moto della nostra astronave nello spazio, come detto, perchè queste altre stelle scorrono veloci alla nostra destra o sinistra proprio come dai finestrini della nostra autovettura diretta a Milano vediamo scorrere i punti cospicui del paesaggio circostante.

Copernico naturalmente non poteva sapere che il sistema solare è una astronave viaggiante nello spazio ma, se avesse letto un pò di più e se avesse osservato il cielo più a lungo, forse avrebbe capito che la stella di Natale era Sirio, la Spdt egiziana, la stella del Nilo, che da ben 5000 anni, per i suoi tempi, era sempre allo stesso posto e pertanto la sua teoria fiabesca, macchinosa e fantasiosa dell’asse terrestre che fa un giro a trottola in 26000 anni non stava nè in cielo e nè in terra.

Purtroppo però la fiaba di Copernico piacque a Newton che se ne servì per costruirci intorno le sue forze gravitazionali sulla protuberanza equatoriale della Terra. Ma anche Newton non era un assiduo osservatore del cielo e non riuscì ad interpretare la realtà che stava sotto i suoi occhi. Troppa matematica fa male. La matematica da sola non spiega la realtà. La matematica è solo un mezzo di cui la mente si serve per interpretare la realtà circostante. Con la sola matematica si può spiegare tutto ed il contrario di tutto, anche le fiabe come quella della precessione degli equinozi come è oggi spiegata ed interpretata.

Le stelle quindi si spostano apparentemente di 50″, secondi di arco, ai punti equinoziali per effetto del viaggio della Terra assieme a tutto il sistema solare nello spazio verso la direzione di Sirio e non per uno specifico movimento della stessa Terra.

Sirio, nei trascorsi circa 6000 anni, avrebbe dovuto avere nel cielo una variazione di circa 90° di ascensione retta secondo la vigente teoria “scientifica” per la precessione. Essa è invece sempre allo stesso posto, come storicamente documentato, a testimonianza che Copernico e Newton avevano solo preso delle allucinazioni aberranti dandole da bere ad una intera comunità scientifica come vangelo fino ad oggi. Per lo meno che si abbia il coraggio di riconoscere il madornale errore, visto poi che non è dipeso da noi!!

Questa nuova inedita spiegazione per la precessione degli equinozi ci riporta alle parole semplici di Ipparco, conferma quanto da lui detto e combacia alla perfezione con la realtà in modo meraviglioso. Non si può dire la stessa cosa, purtroppo, con la attuale teoria-fiaba dell’asse terrestre che effettua una oscillazione in 26.000 anni perchè non tutte le stelle si muovono secondo i suoi dettami, come abbiamo visto, e non di piccole discutibili quantità ma di enormi inconciliabili distanze, come abbiamo appurato con Sirio. 

La spiegazione prospettata è troppo chiara e troppo facile e troppo semplice e naturale per non essere notata. Essa perciò potrebbe essere stata notata già da lungo tempo e solo per non dare un colpo micidiale alla scienza, preservando i suoi santi in paradiso, che si cerca in tal caso di occultare la verità. Ed anche il fatto che non si senta parlare tanto di sonde o astronavi o luoghi spaziali con i nomi di Copernico o Newton, e si senta invece spesso di programmi o sonde o luoghi spaziali intestati a Galileo, lascia perplessi e dubbiosi e fa sorgere il sospetto che quanto espresso sia già stato riconosciuto, in segreto, nelle “alte sfere”.

Ma i Cittadini della Terra hanno occhi per vedere e orecchie per sentire e sanno discernere, con la Ragione, la realtà che li circonda. I Cittadini della Terra non hanno bisogno e nè amano che il loro pensiero e le loro anime vengano “indirizzate”, o “guidate”, dove vuole il padrone del vapore, magari ignorante. I Cittadini della Terra amano la loro libertà e dignità.

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P.S. del 22.02.2012 – E naturalmente, con questa nuova spiegazione, la Terra non perde, per effetto della oscillazione dei 26.000 anni, nè un anno causato dai 20 minuti annuali e nè un giorno causato dai 3 secondi annuali. La Terra cioè non perde niente, neanche un secondo, cosa che, già di per sè, suonava e suona come una follia.

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Gli abbagli di Copernico e Newton si sono ripercossi sulla forma e sulle dimensioni della Terra, come dimostrato e descritto all’articolo 132.

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Vedi n.65 – “Charlatans and Cranks” – per una riflessione filosofica finale su quest’argomento degli errori della Scienza.

3 Risposte to “61 – PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI – UNA NUOVA SPIEGAZIONE”

  1. Tempo e spazio sono coordinate che l’essere umano si dà per attenuare la paura dell’infinito.
    Più la scienza scopre nuovi orizzonti e più la concezione di infinito mostra quanto siano inadeguati i mezzi per la ricerca della verità. Dato che è limitata dai suoi presupposti ” scientifici”
    Dobbiamo tornare ai tempi di Atlantide, quando la simbiosi dell’essere umano con il cosmo gli spiegava la sua dimensione nell’universo ed anche il suo ruolo.
    La Magia atlantidea considerava tutta la manifestazione effetto della volontà dell’Energia delle Cause e l’essere umano una delle tante scintille del Tutto.
    La Magia è la Coscienza del viaggio dell’Evoluzione.
    Ora la Mente è la dominatrice dell’essere umano e interpreta le energie dell’evoluzione attraverso i suoi soli cinque sensi, scambiando per Realtà Oggettiva i suoi limiti.
    Ottimi argomenti, come sempre, per riflettere e chissà…
    per crescere?
    L

  2. Scusa , posso sbagliare ma :
    50″ di arco (in realta’ 48″) in un anno , non sono 3″ di tempo : in 24 ore ( 1 giorno ) il sole percorre 360 gradi/365 giorni . cioe’ circa 0,98 gradi giornalieri .
    48″di arco sono 0,013 gradi in un anno .
    1 ( 0,98 ) grado in 24 ore e’ uguale a 1440 minuti . Moltiplicato per 0,013 gradi sono 18,7 minuti .
    L’ordine di grandezza e’ quindi dell’ ordine dei 20 minuti annui .

  3. Caro Franco,
    1 giorno di 24 ore è fatto di 360°
    2 giorni sono fatti di 720°
    ….
    365 giorni sono fatti di (360 x 365) = 131.400° = 473.040.000″ (secondi di arco)

    lo stesso anno di 365 giorni, in tempo dell’orologio, è fatto di
    365 x 24 ore = 8760 ore
    oppure
    365 x 1440 minuti = 525.600 minuti
    oppure
    365 x 86.400 secondi = 31.536.000 secondi di tempo

    473.040.000 : 50 = 31.536.000 : X

    X = 3,33 secondi di tempo (tre virgola 33)

    L’errore che ha fatto Copernico e che inavvertitamente, senza riflettere, fanno tutti, è di aver mischiato i 360° dell’eclittica di un sistema eliocentrico con il tempo, ore/minuti/secondi, di un sistema geocentrico.
    Il tutto è spiegato meglio e dimostrato all’articolo n. 6 sulla precessione degli equinozi.

    Un grado di eclittica è 1/360 dei gradi terrestri coperti in un anno.

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